Centro studi Piero  Gobetti dal 1961

CHI SIAMO

«Non doveva essere soltanto un museo o un archivio ma avrebbe dovuto costituire un luogo ideale per incontri, riunioni, piccoli gruppi di studio e di ricerca. Dedicato ai giovani, ci attendiamo che essi vi diano impulso, non solo come frequentatori, ma anche
come collaboratori e promotori di nuove iniziative» 
(N. Bobbio)
Il Centro studi Piero Gobetti è un istituto culturale dedicato allo studio della storia e del pensiero politico del XX secolo, aperto ai cittadini, ai movimenti giovanili e agli studiosi, con sede presso la Casa di Piero e Ada Gobetti. Attraverso i servizi di biblioteca e archivio e l’organizzazione di iniziative (incontri, conferenze, seminari, mostre, ecc.), il fine del Centro è non solo di tutelare e rendere accessibile l’opera di Piero Gobetti e delle tradizioni culturali conseguenti, ma di diffonderne e attualizzarne i valori, la visione e i princìpi come motore del cambiamento sociale. Sulle orme di Piero e Ada Gobetti, Norberto Bobbio e Bianca Guidetti Serra, di cui custodisce le biblioteche e i fondi d’archivio, il Centro si propone di rispondere a una duplice domanda culturale: da un lato, concorrere alla crescita collettiva della consapevolezza critica del nostro tempo; dall’altro, conservare il patrimonio documentario, favorire il progresso nella ricerca scientiifica e l’approfondimento a partire da esso. Le parole chiavi del Centro: il dialogo come ideale regolativo del vivere civile, il dubbio come stimolo alla conoscenza e il dibattito come strumento di interrogazione del presente.

LA NOSTRA STORIA :
dalla casa di Piero e Ada Gobetti a oggi

Sono quasi 100 gli anni di storia stratificati tra le mura di via Fabro 6.
Il racconto di Casa Gobetti inizia nel 1924, quando Piero e Ada Gobetti acquistarono l’appartamento. Via Fabro 6 è il luogo in cui Gobetti trascorse gli ultimi momenti della sua vita prima della partenza per l’esilio parigino (3 febbraio 1926) e in cui nacque il figlio Paolo (28 dicembre 1925). Fra il 1943 e il 1945, diventa uno dei punti di riferimento dell'antifascismo torinese e una delle sedi clandestine del Partito d'Azione. Nel febbraio 1961 viene trasformata nella sede del Centro studi Piero Gobetti,  per iniziativa della moglie Ada Prospero, del figlio Paolo, della nuora Carla e di alcuni amici di Piero, tra i quali Felice Casorati, Giulio Einaudi, Alessandro Passerin d'Entrevès e Franco Venturi. Fin dal quel primo anno di vita - dopo aver ricreato con i mobili, le attrezzature, i materiali documentari messi a disposizione dalla famiglia l’ambiente di lavoro di Piero Gobetti – iniziarono lavori di sistemazione degli spazi per renderli funzionali e in grado di rispondere alle esigenze degli studiosi, dei ricercatori e dei giovani che frequentavano il Centro. Nel febbraio 1966, in occasione del 40° anniversario della morte di Piero Gobetti, il Comune di Torino pose sulla facciata della casa la lapide commemorativa dettata da Franco Antonicelli, che fu scoperta alla presenza di Ferruccio Parri.
Nel gennaio del 1972 un decreto del Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat ne ha riconosciuto la personalità giuridica e ne ha approvato lo Statuto.
Definita da tutto il gruppo di amici "casa e biblioteca", via Fabro (e con essa il Centro Gobetti) ha assunto fin dall’inizio una doppia natura: da un lato “casa”, intesa come spazio fisico, architettonico, comunità e appartenenza; dall’altro “biblioteca” (e archivio), nel senso di centro di promozione e conservazione della cultura. Con la sua attività il Centro studi ha trasformato la casa di Gobetti in uno spazio aperto agli studiosi, ai giovani e alla ricerca. Da allora, il Centro studi - con continui e costanti riadattamenti per rispondere alle inevitabili trasformazioni storiche e sociali – offre servizi al pubblico, promuove la lettura, divulga cultura, forma studenti e valorizza il proprio patrimonio contaminando linguaggi (dalle lezioni alle attività espositive, dai seminari alla musica, alle performance).

Dal 2016 Ente partner

CENTRO GOBETTI E POLO DEL ‘900

Dal 2016 il Centro studi Piero Gobetti è diventato Ente partner del Polo del ‘900, trasferendo una parte del proprio patrimonio documentario, collaborando alla costruzione della programmazione culturale e dei servizi al pubblico in stretta sinergia con esso.
Al Polo del ‘900 trovano casa 22 realtà culturali che rappresentano un punto di riferimento nella ricerca storica, sociale, economica del Novecento e nella salvaguardia dei valori della resistenza, della democrazia e delle libertà.
A Torino, ospitato nel complesso juvarriano dei Quartieri Militari, il Polo del ‘900 si articola nei palazzi di San Daniele e di San Celso che, in più di 8.000 mq. accolgono un museo, spazi per eventi, mostre e performance, una biblioteca, aule per la didattica, un’area bimbi, sale conferenze, un cinema all’aperto e un minicinema. La concentrazione e l’integrazione degli archivi e delle biblioteche, la pluralità delle esperienze e delle competenze degli enti partner, la volontà di mettere in connessione memoria e presente, la storia con i grandi temi della contemporaneità, rendono il Polo un soggetto innovativo rivolto a tutti coloro che desiderano avvicinarsi ai grandi temi del ’900 e dell’attualità.
Il Polo del ’900 è un centro culturale aperto alla cittadinanza e rivolto soprattutto alle giovani generazioni e ai nuovi cittadini.
 
Ph. Enrico Muraro

Centro studi Piero Gobetti

Via Antonio Fabro, 6
10122 Torino
c.f 80085610014
 
Tel. +39 011 531429
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