Il Centro studi Piero Gobetti, il Dipartimento di Culture, Politica e Società e il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli studi di Torino lanciano una call for papers per l’organizzazione di una giornata di studi in occasione delle celebrazioni per i vent’anni dalla scomparsa di Norberto Bobbio (2004-2024). La giornata di studi si propone di mappare le più recenti ricerche sull’opera bobbiana, di valorizzare le nuove generazioni di studiose/i, di favorire l’incontro e la conoscenza tra coloro che si occupano e/o desiderano occuparsi del pensiero bobbiano, di promuovere la conoscenza delle fonti bibliografiche e archivistiche conservate presso il Centro Gobetti.
La vita e la riflessione di Bobbio presentano varie facce tra loro collegate: l’uomo, il professore, il filosofo del diritto, lo scienziato della politica, lo storico della cultura, il commentatore politico, lo scrittore e il memorialista. A cui è da aggiungere, in particolare negli ultimi tempi, l’attenzione rivolta a grandi temi morali ed esistenziali come la vecchiaia e la mitezza. Nonostante il suo scetticismo, si può trovare un filo rosso che attraversa la vita e il pensiero di Bobbio: il dialogo razionale. Ancora oggi, infatti, da grande intellettuale pubblico, Bobbio ci invita a coltivare il dubbio, a riflettere criticamente e, soprattutto, ad adottare il metodo analitico di fronte alla complessità e ai dilemmi contemporanei.
La presente call for papers si propone di selezionare fino a un massimo n° 9 saggi brevi riguardanti le seguenti linee di ricerca, da presentare in occasione della giornata di studi:
La guerra in Ucraina, prima, e il massacro perpetrato da Israele a Gaza in risposta al terribile attentato del 7 ottobre, poi, hanno reso evidente più di qualsiasi evento precedente l’impotenza dell’ONU nello svolgere il compito di mantenere e ristabilire la pace e la crisi profonda in cui versa l’idea stessa di pacifismo giuridico, che aveva avuto in Norberto Bobbio uno dei suoi teorici più influenti. Che cosa rimane, oggi, del progetto di limitare la sovranità degli Stati, attraverso l’istituzione di un “Terzo per la pace”? Che ne è della riflessione di Bobbio sulla guerra come “via bloccata”, nell’era atomica? Ha ancora senso parlare di “guerra giusta”, come fece Bobbio nel 1991, riferendosi all’intervento armato deciso dall’ONU contro l’Iraq? Esiste una qualche contraddizione, o tensione, tra le tesi “realistiche”, sostenute da Bobbio in quella circostanza, e la sua visione del mondo, che eleva la pace a ideale supremo insieme alla democrazia e ai diritti fondamentali?
In una celebre pagina, risalente al 1988, Bobbio scriveva: «Bisogna pur lealmente riconoscere che sinora non si è vista sulla scena della storia altra democrazia che non sia quella coniugata con la società di mercato. Ma cominciamo a renderci conto che l’abbraccio del sistema politico democratico col sistema economico capitalistico è insieme vitale e mortale, o meglio è anche mortale, oltre che vitale». Nel frattempo, con la caduta del muro di Berlino e la certificazione definitiva del “capovolgimento” dell’utopia comunista, l’interrogativo di Bobbio è diventato ancora più urgente. Come può formarsi il cittadino autonomo, in cui Bobbio ha ravvisato il “fondamento etico della democrazia”, in un contesto di crescenti e abissali diseguaglianze, che tende a ridurre ogni cosa – voto compreso – a merce? Come può il principio della sovranità popolare conciliarsi con quello della sovranità dei mercati e con l’esistenza di poteri privati in grado di condizionare parlamenti e governi? Come può l’ideale del “potere pubblico in pubblico” realizzarsi di fronte all’opacità del sistema finanziario internazionale?
I diritti umani sono al centro della riflessione di Bobbio. Elemento costitutivo degli ordinamenti democratici, il riconoscimento dei diritti come limite al potere configura un’aspirazione che è stata capace di oltrepassare i confini del pensiero politico e giuridico occidentale in cui si è affermata. È un’aspirazione suscettibile, ancora oggi, di porsi a livello universale? O, al contrario, la si può ritenere almeno parzialmente in crisi anche negli ordinamenti giuridici europei e nordamericani in cui ha trovato i primi riconoscimenti? La crescita delle disuguaglianze, il capitalismo della sorveglianza, la limitazione delle libertà civili in nome della lotta al terrorismo, la messa in discussione del diritto umanitario sembrano ricondurre i diritti sotto il controllo del potere. La tesi dei diritti come “naturale” attributo dell’essere umano è chiamata a fare i conti, a livello globale, con il sempre più marcato pluralismo culturale che si registra a livello planetario e, a livello statale, con l’individualismo esasperato che alimenta. D’altro canto, però, chi se non lo Stato potrebbe difendere i diritti? E come difendere i diritti dallo Stato stesso se non argomentando un'origine extrastatuale? Insomma: si può davvero parlare di diritti umani evitando di affrontare la classica contrapposizione tra giuspositivismo e giusnaturalismo?
La call for papers è rivolta a studiose/i under 40 (alla data di scadenza della call) in possesso almeno di Laurea Triennale in discipline umanistiche come giurisprudenza, scienze politiche e sociali, filosofia, storia e affini.
Il Comitato scientifico - composto da docenti dell’Università ed esperte/i del Centro Gobetti - provvederà a verificare e a valutare le domande pervenute sulla base dei seguenti criteri:
Per partecipare alla call le interessate e gli interessati dovranno inviare i seguenti documenti:
Le domande di partecipazione dovranno pervenire al Centro studi Piero Gobetti esclusivamente via email all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. entro le ore 12.00 del 15 settembre 2024, indicando nell’oggetto della mail “Call for papers Norberto Bobbio 2024”.
I nominativi delle/i candidate/i selezionati saranno resi noti entro il mese di ottobre 2024 sul sito www.centrogobetti.it
La giornata di studi si terrà nel mese di marzo 2025 (data da definire) presso il Campus Luigi Einaudi dell’Università di Torino (Lungo Dora Siena 100, Torino). In questa occasione i/le selezionate/i avranno l’opportunità di presentare la loro relazione finale con un intervento di circa 20 minuti a testa. La relazione esposta dovrà, inoltre, essere consegnata sotto forma di saggio breve e dovrà avere una lunghezza massima di 30.000 battute. La commissione si riserva di valutare la possibilità di pubblicare i contributi proposti.
La partecipazione alla presente call non prevede il riconoscimento di una retribuzione economica ma solo la copertura di eventuali rimborsi spese documentate di viaggio (trasferte, vitto e alloggio) per un massimo di € 400,00 a partecipante selezionato.
Eventuali richieste di informazioni e chiarimenti devono essere inviate al Centro studi Piero Gobetti, esclusivamente in forma scritta e tramite mail, all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Dopo un’attenta valutazione delle proposte pervenute, vengono pubblicati i risultati della recente Call for Papers. La commissione ha selezionato i contributi che meglio rispondono ai temi proposti, offrendo prospettive rilevanti e approfondimenti di valore.
I lavori selezionati:
La giornata di studi si terrà nel mese di marzo 2025 (data da definire) presso il Campus Luigi Einaudi dell’Università di Torino (Lungo Dora Siena 100, Torino). Maggiori informazioni saranno comunicate prossimamente su questa pagina.
Ringraziamo tutti i partecipanti per le proposte inviate e per l'interesse dimostrato.