Sopravvivere e vivere in modo resiliente

di Luciano Peirone


Pandemia CoViD-19 e umanità… Una strana e inquietante situazione, una condizione esistenziale comportante precarietà e insicurezza, nonché tensioni di varia natura.

Che fare nell’ormai lungo periodo di lotta e convivenza con un virus invisibile e intangibile? Che fare, nel chiuso della convivenza/limitazione forzata imposta dal lockdown “duro oppure morbido”? Come prepararsi a resistere all’impatto di una situazione virologica e infettivologica (e non solo: anche psicopatologica, economica, sociale, politica, culturale), una situazione ormai nemmeno più emergenziale ma addirittura cronica?

Fondamentale risulta la risposta a questa sfida, una risposta che, inevitabilmente, richiede l’attivazione di qualità personali e interpersonali, interne all’individuo e fra gli individui, e quindi di ordine intrapsichico e psicosociale: consapevolezza, evitamento delle situazioni di rischio, coscienziosità, pazienza, riflessività. Si tratta dello sviluppo di attenzione e prudenza, dell’attivazione di contro-mosse al trend ansioso-depressivo, della modulazione degli stati emotivi e delle relazioni socio-gruppali.

Che fare, in particolare, per “non ritornare a come eravamo” (un po’ “adagiati” in una comoda, pigra e consolidata quotidianità)? È indispensabile riuscire, anche paradossalmente, a “crescere”, sfruttando il concetto di krísis nel suo positivo significato: vale a dire un’opportunità di maturazione, mediante la costruzione della resilienza, in particolare una resilienza intesa quale creatività e innovazione, comportante il miglioramento di se stessi (la propria personalità, il proprio stile di vita) e quindi l’abilità (spesso da costruire con specifici strumenti tecnici) nel far fronte ai traumi della vita e di superarli uscendone trasformati e rafforzati (“immunizzazione psicologica”).

Occorre imparare a sopravvivere; ma non basta, occorre aggiungere l’imparare a vivere (quindi al di sopra del livello minimale), nonostante le difficoltà (a volte pure pesanti o addirittura estreme). Occorre resistere e diventare resilienti. La resilienza, definita nel proprio livello-base, consiste nell’adattamento di successo alle esperienze di vita.

 

Centro studi Piero Gobetti

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