In questo periodo, che dura ormai da oltre un anno, sentiamo spesso parlare di Ristori o Sostegni che dir si voglia per quelle categorie penalizzate economicamente dal Covid19.
Ma esistono altri Ristori o Sostegni, non economici ma psicologici, necessari, a mio parere, quanto gli altri. Sono le nostre risorse interiori.
In circostanze come queste si misura quanto le risorse interiori di ciascuno possano supplire all’assenza di risorse esteriori, come le relazioni, gli incontri, gli svaghi a ogni livello.
In tempi di carestia, bisogna dar fondo alle provviste!
Le nostre risorse interiori variano ovviamente da un soggetto all’altro, ma sono essenziali alla nostra salute psicologica nel momento in cui riescono ad attenuare il disagio.
Una risorsa importante, secondo me, consiste nel distogliere la mente da noi stessi. Può sembrare una contraddizione: la distrazione da noi stessi non contrasta con l’idea stessa di risorsa interiore? Secondo me, non è così. Non va confuso infatti l’egocentrismo, il concentrarsi essenzialmente sui nostri bisogni egoistici, con l’utilizzo della nostra personale strategia di sopravvivenza che volge lo sguardo all’esterno, ad esempio attraverso la lettura (proiezione verso nuove realtà) o l’ascolto dell’altro (proiezione verso nuove soggettività).
Ogni qualvolta ascoltiamo con partecipata attenzione i problemi o i turbamenti di un’altra persona subito avvertiamo che il nostro interesse nei suoi confronti diventa fecondo anche per noi. Ridimensionando il nostro Ego ridimensioniamo anche le vicende che ci riguardano, che ci turbano, che ci fanno soffrire. Tale atteggiamento ci aiuta a sentirci parte di un tutto, una tessera infinitesimale nel grande mosaico dell’Universo.